ASSOCIAZIONE STORICA URTISTI ROMANI

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Riconoscimento storicità della categoria “Urtisti”

Enrico Cavallari consigliere Regione Lazio

24 settembre 2018 · 

REGIONE LAZIO, CAVALLARI: DA OGGI URTISTI PATRIMONIO STORICO DI ROMA
"La categoria degli "Urtisti", ovvero i venditori ambulanti di souvenir nati a fine '800, sono ufficialmente patrimonio storico della città di Roma. 
L'emendamento P2-477 al Collegato alla Legge di Bilancio della Regione Lazio, da me presentato e oggi approvato nell'aula della Pisana, completa il percorso legislativo di riconoscimento della storicità e decreta la massima tutela, promozione e salvaguardia della categoria già previste dall'Unesco nonché dagli articoli 7-bis e 52 del d.lgs. 42/2014.
Un comparto di lavoratori, patrimonio culturale immateriale, a cui viene riconosciuto il diritto di operare su area pubblica di pregio e turistica".
Così, in una nota, il consigliere regionale, Enrico Cavallari.
"Attraverso questa modifica legislativa - aggiunge Cavallari - si fornisce al Comune di Roma uno strumento essenziale per
ripristinare lo stato di diritto della categoria, da tre anni costretta a lavorare in zone lontane dal flusso turistico. Un'ingiustizia che ha mortificato la storia centenaria di Roma nonché la dignità e l'economia di 115 lavoratori".
"Il Campidoglio provveda a stretto giro a ripristinare la mappa delle soste originarie degli urtisti, qual era fino alla scellerata delibera del 2014 del sindaco Marino. 

Per oltre un secolo gli urtisti hanno lavorato, legittimamente, dentro al Colosseo accogliendo peraltro i più grandi capi di Stato e personaggi illustri del mondo. Adesso al Colosseo devono rientrare" conclude Cavallari.

Roma, 24 settembre 2018

Stiamo subendo un attacco mediatico senza precedenti da voi giornalisti che ricorda da vicino la caccia alle streghe o il Mcartismo americano degli anni della guerra fredda per non andare oltre vista la comunità al quale apparteniamo siamo accusati di tutto ciò che non funziona nella capitale siamo accusati di "evasione fiscale" di orribili bancarelle di corruzione e quant'altro l'odio antisemita nasconde fra le pieghe dei benpensanti e degli arrivisti come certo giornalismo d'assalto e sensazionalistico. Ribadiamo con voce altera che le nostre concessioni sono in certi casi centenarie che siamo autorizzati dal comune con regolari licenze di stazionamento rigorosamente assegnate. Siamo stati già duramente penalizzati dalla giunta dell'ex sindaco Marino che nel 2015 ci ha letteralmente cacciato dalla zona del Colosseo assegnandoci 21 soste completamente improduttive e quindi ad oggi abbandonate con gravissimi danni economici per noi operatori. Abbiamo un tessuto fatto di abusivismo dilagante per il quale le autorità sono impotenti e facciamo noi da capro espiatorio alla loro inefficienza. Lo ribadisco a lettere chiare ci confondete con i poteri sporchi dei quali non abbiamo nulla a che fare e forse per questo che siamo continuamente offesi nella nostra dignità di lavoratori. A certi giornalisti rispondo che i vostri articoli le vostre foto che ritraggono momenti di regolarità o criticità (mentre allestiamo i banchi) vengono strumentalizzati per condizionare i pareri dell'opinione pubblica a nostro sfavore. Attenzione arriveranno le querele arriveranno le nostre reazioni e sicuramente in questa fase nell'ambito della civile convivenza.

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